Consigli a un giovane ribelle – Hitchens Christopher
€ 12,00 Pg. 116
Einaudi Stile libero extra 2008

De Omnibus disputandum – Tutto deve essere messo in dubbio (Karl Marx)

Questo libricino nasce dalla sfida che si è posto l’autore, di offrire, ai molti irrequieti, giovani e meno giovani, che ancora conservano la speranza fuori moda di migliorare il mondo, e / o quantomento di vivere una vita autodeterminata, qualche consiglio per evitare di finire disillusi.

Hitchens è un giornalista noto per le sue posizioni indipendenti e radicali e, suo malgrado noto soprattutto per essere descritto come colui che ha “sparato a zero” su Bill Clinton, Lady D, Maria Teresa di Calcutta e che non si risparmia mai acide critiche nei confronti di qualunque religione. Suo è infatti il recente “Dio non è grande – come la religione avvelena ogni cosa“.
A Hitchens però non dispiace essere così descritto se non fosse per la parzialità e riduttività di tali giudizi. Nessuno, precisa lui nella prefazione del libro ha mai scritto che ha sì criticato Madre Teresa ma non per le sue opere caritatevoli quanto per il suo sostegno al regime haitiano di Duvalier…

Se vogliamo possiamo definire questo libricino come un piccolo manuale del bastian contrario, Read the rest of this entry »

Una TV per crescere – Fabio Bocci
Psicoguide – Cittadella Editore 2006
Pg 230 € 17,50

Fabio Bocci, ricercatore della Facoltà di Scienza della Formazione di Roma Tre, in questo libro, il cui sottotitolo è Esperienza televisiva, apprendimento e disabilità, cerca di analizzare il ruolo della televisione da una prospettiva che ne preveda la complessità con l’intento di superare la linearità delle contrapposizioni tra estremi: l’estremo buonista e lassista che vede in questo medium, una finestra sul mondo in grado di offrire, e garantire, piena libertà di espressione, di formazione, informazione e intrattenimento, e l’estremo pessimista, iperprotettivo e pedagogico che individua nella televisione la causa di tutti i mali della società e la considera cattiva maestra, ladra di tempo e serva infedele.
Si perchè la verita non sta solo nel mezzo ma nell’uso controllato del mezzo che consente alla persona di ponderare, calibrare, decidere e tarare sulle proprie caratteristiche e competenze i bisogni e i mediatori per soddisfarli.

Lungi da rigide posizioni aprioristiche e pregiudizi quindi, suggerisce, citando le parole del Cardinale Martini di guardare alla Tv come ad uno semplice, e al tempo stesso complesso e potente strumento, un mezzo moltiplicatore i cui risultati dipendono dalla intenzione, dalla coscienza e dalla competenza di chi lo impiega.
Invece di barcamenarsi tra le due posizioni estreme, è necessario assumere una atteggiamento, nei confronti dei mass media, critico ma costruttivo, è auspicabile avviare un processo pedagogico ed educativo volto a dotare bambini, adolescenti, e anche adulti, di specifiche competenze d’ascolto. L’impegno di genitori, educatori e operatori del settore deve essere rivolto alla Teleducazione, con la finalità di permettere agli spettatori una lettura approfondita e cosciente dei contenuti veicolati dalla televisione. Read the rest of this entry »

homo videns coverHomo videns – Giovanni Sartori

€ 7,50 pg. 166
Editore Laterza 2007

Televisione e post-pensiero è il sottotitolo di questo interessantissimo libro di Giovanni Sartori, uno dei massimi esperti di politologia internazionale.
L’edizione che ho appena finito di leggere è dell’anno scorso ma in realtà il libro è stato pubblicato nel 1997 e ristampato nel 1999. Da allora non ha avuto nessuna modifica o integrazione e siccome una decina di anni rappresentano un lasso di tempo abissale nel campo dei media, il libro risente un pò di questa scarsa attualità. Non tanto per le teorie presentate ma più che altro per alcuni esempi riportati e soprattutto per alcune previsioni che si sono ampiamente avverate (purtroppo).
Sartori in questo libro sostiene che l’avvento della televisione abbia portato un vero e proprio mutamento nel modo di pensare dell’essere umano, trasformandolo da Homo Sapiens in Homo videns.
L’apparato cognitivo dell’uomo, è, o era fino a qualche decennio fa, basato sul linguaggio e sulla capacità di astrazione e quindi il nostro concepire, conoscere e comunicare il mondo, sia esso esteriore, interiore o immaginato, avveniva attraverso concetti e quindi attraverso la parola.

La televisione con il suo primato dell’immagine ha spostato la natura stessa della comunicazione dal contesto della parola a quello dell’immagine e di conseguenza (in)formando milioni di telespettatori fin dalla tenera età, li diseduca nella loro capacità di astrazione. La parola è simbolo quindi necessita di spiegazioni, interpretazioni, contestualizzazioni, invece l’immagine è tale. Certo, può essere interpretata ma questo processo non è necessario ed indispensabile alla visione della stessa. Nell’era dell’immagine la parola, il racconto, le spiegazioni esistono solo come contorno, come voce fuori campo, in funzione dell’immagine. E se è vero che una immagine vale più di mille parole è altrettanto vero che mille immagini non danno un concetto. Read the rest of this entry »

Pollicino nel bosco dei media coverPollicino nel bosco dei media – Come educare i bambini a un uso corretto dei mezzi di comunicazione
Vincenzo Varagona
Pg 200 € 11,00
Ed. Paoline 2007

Ho comprato d’istinto questo libro perchè da tempo, per lavoro e per passione mi interesso di media e all’educazione.
Non mi ero però accorto che era edito dalle Edizioni Paoline, “la casa editrice multimediale al servizio del Vangelo”  e che l’autore è collaboratore di Avvenire e presidente dell’unione stampa cattolica italiana.

Non che questo sia un male, anzi, semplicemente è probabile che forse l’avrei un pò snobbato. Ma alla fine l’avrei comprato e letto ugualmente poichè trovo molto utile al confronto e al conseguimento di una visione globale di un problema l’approfondire ogni argomento sentendo le più svariate “campane”. Read the rest of this entry »

elogio della disciplina coverElogio della disciplina Bernhard Bueb
pg 155 € 12.50
Rizzoli 2007

Il filosofo tedesco Bernhrd Bueb, classe 1938, è stato per trent’anni il rettore del prestigioso collegio privato di Salem; in questo suo provocatorio libro si prefigge di riportare la disciplina al centro della pratica pedagogica.

E’ un libro provocatorio, su ammissione dello stesso autore, perchè, dal titolo fino alla quarta di copertina sembra richiamare nella mente del lettore cupe immagini di austerità, sottomissione, castighi e severità. E in effetti quando ho preso in mano il libro e ho letto come titoli dei capitoli:”Potere assoluto ai genitori”, “La disciplina come terapia” e “Per educare con giustizia bisogna essere disposti a punire” e ho pensato ad un tedesco come capo di un collegio qualche brivido mi è venuto… Read the rest of this entry »